Marco Borgianni. Diario di un viaggio. A Barberino Tavarnelle la prima retrospettiva dedicata al maestro gentile
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12 Aprile 2023
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Il Sindaco David Baroncelli: “Con lui abbiamo imparato a riconoscere nella sconfinata interiorità che lo qualificava il senso della gentilezza dell'arte, quella capacità mai sopra le righe di comunicare, divulgare, condividere con rispetto, spontaneità, autenticità,immediatezza”
Barberino Tavarnelle, 12 aprile 2023
Marco Borgianni è stato un fine esploratore dell’arte senza tempo né confini.
Un viaggiatore mai uguale a se stesso, in continuo movimento, diretto al superamento di ogni barriera culturale e sociale.
Col pennello ha scolpito la creatività della materia, con la spatola ha dipinto la profondità di spazi incontaminati, sperimentando e indagando le contrastanti dimensioni dell’anima.
Ispirato dall’amore per la conoscenza di culture vicine e lontane, dalla bellezza delle forme classiche, attratto dalle relazioni interpersonali coltivate in seno alla sua comunità, il maestro ha visitato luoghi, conosciuto paesi, raffigurato ambienti naturali, anfratti fisici ed emotivi cercando nella chiave dell’innata gentilezza che lo caratterizzava lo strumento per leggere le sfaccettature della realtà. Che fondamentalmente era priva di muri, aperta, sensibile, ottimista, fiduciosa nell’altro.
Ad un anno dalla scomparsa di Marco Borgianni, Barberino Tavarnelle ricostruisce il viaggio del maestro e crea un punto di approdo che ne ripercorre l’intero itinerario, il primo per l’artista che non ha mai smesso di camminare e incontrare, trasmettere emozioni e lasciarsi contaminare. E’ l’antologica “Marco Borgianni. Diario di un viaggio” a scrivere il primo quaderno di bordo di una vita spesa per l’arte, un percorso a ritroso che si accende come un faro sulla rotta della bellezza e dell’umanità, rappresentata con gli strumenti e le potenzialità dell’espressività contemporanea.
Cittadino, amico, educatore, artista, uomo di grandissimo valore. I molteplici volti del maestro Marco Borgianni, (1946-2022) pittore e scultore, originario di Vico d’Elsa, borgo di origine medievale tra il Chianti e la Valdelsa che l’artista amava e a cui si sentiva profondamente legato, sono al centro della prima retrospettiva a lui dedicata che il Comune di Barberino Tavarnelle, in collaborazione con Banca Cambiano 1884 S.p.a. e la famiglia Borgianni, promuove e organizza tra le sale dello storico Palazzo Malaspina, a San Donato in Poggio(FI), dal 22 aprile al 23 luglio 2023. In primo piano è l’intenso viaggio artistico di Marco Borgianni, caratterizzato da una produzione variegata costituita da una quarantina di capolavori in mostra, tra dipinti e sculture in bronzo, legno e ceramica, e dalle diverse ispirazioni che si sono alternate in trent’anni di attività, dalla fine degli anni Novanta fino a poco prima la sua prematura scomparsa, avvenuta il 18 giugno 2022.
La personale “Marco Borgianni. Diario di un viaggio” farà riaffiorare il senso di libertà, la bellezza, l'immortalità della prolifica produzione dell’artista, noto anche come promotore attivo della funzione sociale e culturale di uno dei più alti strumenti umani di creatività e fantasia nel suo territorio. “Con il maestro – dichiara il Sindaco David Baroncelli - abbiamo imparato a riconoscere nella sconfinata interiorità che lo qualificava il senso della gentilezza dell'arte, quella capacità mai sopra le righe di comunicare, divulgare, condividere con rispetto, spontaneità, autenticità, immediatezza. Marco ci ha insegnato che l’arte è libera, estrosa, autonoma, incline a spiccare il volo attraverso percorsi illimitati dell'immaginazione. L’autore ha affidato la propria vita all'espressione artistica per indagare e interpretare la realtà, lasciare un segno affermando il valore della dignità nella dimensione culturale”.
La retrospettiva è parte di un progetto culturale più ampio che comprende anche la pubblicazione di un libro d’arte dedicato a Marco Borgianni che sarà presentato in occasione della cerimonia inaugurale della mostra, prevista a Palazzo Malaspina sabato 22 aprile alle ore 17.30, alla presenza dei promotori, e arricchito dal Concerto dei Maestri di Accademia Malaspina nell’adiacente chiesa di Santa Maria della Neve.
La mostra, curata dalla moglie Donella Carusi, dal figlio Lorenzo Borgianni e dalla nuora Alessandra Bicchi, rappresenta uno degli eventi artistici più significativi e rilevanti nella storia contemporanea del polo espositivo di Palazzo Malaspina, fulcro del borgo medievale di San Donato in Poggio. L’evento, focalizzato sull’uomo e sul genio che aveva un profondo legame con il territorio, è stato patrocinato da Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comuni di Siena, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Certaldo, Castelfiorentino, Radda in Chianti, Comitato Amici del Palio ed è sostenuto da una fitta rete di partners di respiro regionale e nazionale.
L’artista, promotore sociale e culturale Marco Borgianni ha dato una forte spinta propulsiva al tessuto sociale di Barberino Tavarnelle di cui era parte integrante, ha dialogato e interagito con i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti in occasione di innumerevoli progetti artistici che hanno contribuito considerevolmente alla crescita culturale del territorio e hanno permesso di avvicinare cittadine e cittadini di ogni età al mondo dell’immagine visiva e della manualità artistica.
Sono tantissime le occasioni in cui il maestro ha promosso le declinazioni dell'arte a scuola, negli spazi pubblici, nelle sedi istituzionali, nei musei, nelle chiese, nei giardini di tutto il Paese e nel mondo. L’artista ha fondato negli anni Settanta insieme ad alcuni amici una celebre rassegna culturale che per 22 anni ha diffuso i linguaggi dell’arte contemporanea con il nome “Vico Arte”.
Tra gli altri hanno fatto parte della manifestazione alcuni dei più importanti esponenti dell’arte italiana del ventesimo secolo come Guttuso, Treccani, Maccari, Murer e Zancanaro. Grazie a questo percorso il territorio ha generato in un piccolo centro della Toscana, Vico d’Elsa, un vortice di stimoli e opportunità che per anni si è tradotto in un polo espositivo di rilievo e un luogo di scambio per artisti provenienti da tutta Europa. Marco Borgianni ha assunto un ruolo centrale anche nella realizzazione e nella vitalità culturale del Giardino SottoVico, un’area verde di proprietà comunale, animata da un dinamico gruppo di volontari che oggi gestisce l’esposizione di oltre settemila piante grasse dove grazie alla collaborazione di alcune associazioni locali la fruizione inclusiva del parco si fonde alla costruzione di percorsi di benessere psicofisico e laboratori artigianali per l’autonomia e il coinvolgimento attivo a favore della disabilità. La famiglia Borgianni, curatrice della retrospettiva.
L’iniziativa è stata costruita insieme alla famiglia, la moglie Donella, il figlio Lorenzo, i nipoti, e vuole rievocare anche il profondo senso civico di Marco cresciuto nella storia della sua famiglia. L’artista ha interpretato il proprio impegno politico al servizio degli altri, teso a realizzare un progetto di comunità inclusiva che trovava la sua massima espressione nel rafforzamento dell’unità sociale. Il pensiero, l’ispirazione e la concreta realizzazione dell'idea continueranno a fondersi armoniosamente nell’omaggio che il Comune di Barberino Tavarnelle dedica a Marco Borgianni. In ogni opera esposta a Palazzo Malaspina, nel linguaggio internazionale di cui Marco era fine comunicatore, si rivelerà il bisogno di capire e di conoscere, si veicoleranno i pensieri e le azioni dell’uomo e della donna contemporanei, la viva personalità della natura, i valori più alti del sentire e del sapere. La retrospettiva Marco Borgianni. Diario di un viaggio La mostra è la prima che il territorio del Chianti e della Valdelsa, terra natale dell’autore, accoglie proponendo al pubblico un’antologica ampia, trasversale, eterogenea. L’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle offre la possibilità di ammirare i capolavori con i quali Marco Borgianni ha spogliato e arricchito le forme in base ad una visione inconfondibilmente personale. Il suo lavoro, fatto di decoro, solennità, bellezza, serietà, è un volo dei sensi che accompagna, guida e aggiunge piccole ma fondamentali tessere al mosaico che testimonia la crescita della comunità locale. “L’evento dichiara l’Assessore alla Cultura Giampiero Galgani - si propone di raccontare l'uomo e il genio, innamorato della sua terra e conosciuto a livello internazionale, le tante iniziative artistiche e personali che Borgianni ha realizzato e i legami duraturi che, da operatore culturale generoso e attento alle esigenze della sua comunità, ha instaurato con la comunità. Il nostro è un omaggio a tutto tondo che ripercorre le tappe del suo lungo viaggio, puntellato di successi e riconoscimenti internazionali”. Le opere in mostra a Palazzo Malaspina L’evento esporrà una quarantina di opere distribuite tra le sale di Palazzo Malaspina che si articola su tre livelli. Al piano terreno troveranno spazio alcune sculture inedite, mai esposte, e i disegni e i bozzetti preparatori delle collezioni in mostra. Al primo piano saranno collocati i capolavori che appartengono al ciclo Dei ed Eroi, realizzato negli ultimi anni.
Allo studio dei classici e dell’arte antica Marco Borgianni si era ispirato per la realizzazione di molte delle sue opere. E’ dall’osservazione della magnificenza dei Bronzi di Riace che era nato nell’artista il desiderio di riprodurre la tridimensionalità della scultura sulle tele. Un filone che l’autore ha esplorato per anni e ha caratterizzato in particolare la produzione del ciclo “Dei ed Eroi” per la cui realizzazione Borgianni si era avvalso di una particolare tecnica legata al processo di ossidazione del rame. Al secondo piano saranno esposti gruppi di opere, risalenti alle prime produzioni, influenzati dai viaggi all’estero, dal movimento della pop art e dalla sua passione per la cultura parigina. Le sezioni in mostra sono quelle de “I viaggi”, con le raffigurazioni di alcuni paesaggi del Perù e del Grand Canyon, le “Oasi” che evocano suggestioni legate agli ambienti lacustri e “Alla luna” in cui domina in tutta la sua raffinatezza femminile la figura della donna che vola (in contrasto con l’uomo che cade) spensierata, osserva silenziosa, in notturna, immaginando di intonare un canto alla falce argentea che rischiara il buio della sera. Molto legato alla città di Siena, dove ha compiuto i suoi studi, Marco Borgianni aveva preso parte a diverse iniziative per esaltare la storia e la bellezza di tutta la Toscana spesso raffigurata nei suoi dipinti. Nel 1997era stato l’autore del drappellone dipinto in occasione del cinquantesimo Palio di Siena, vinto dalla contrada della Giraffa. Anche quest’opera sarà una delle più importanti gemme della personale a lui dedicata. L’arte di Marco Borgianni unisce due borghi e due palazzi. Diario di un viaggio anche a Barberino Val d’Elsa.
A maggio, sabato 13 e domenica 14, in occasione della manifestazione “Barberino in fiore”, organizzata dagli operatori economici di Barberino Val d’Elsa, lo Spedale de’ Pellegrini, edificio storico all’interno del castello, medievale accoglierà un omaggio dedicato all’artista valdelsano con l’esposizione di una raccolta di opere tratte dal ciclo Dei ed eroi e altri capolavori del passato tra cui un autoritratto realizzato negli anni giovanili. “Marco Borgianni. Diario di un viaggio” è un cammino aulico alla ricerca continua, rispettosa della storia e della cultura del passato del suo territorio che ha valorizzato con tutto se stesso. Le opere sono testimoni del desiderio di Marco di essere vicino con la mente e con lo spirito a quel bisogno innato di attuare una concreta visione del mondo avvalendosi degli strumenti della rappresentazione plastica che gli erano tanto cari. L’evento vuole riconoscere pubblicamente l'unicità di Marco e il patrimonio di valori in cui egli credeva, il principio collettivo dell’arte come fonte di ricchezza inclusiva e accessibile appartenente ad ogni essere vivente.
Marco Borgianni: la biografia.
Borgianni è nato a Vico d’Elsa (FI).
Appassionato fin da giovane al mondo dell’arte, si iscrive all’Istituto d’Arte di Siena dove si diploma come maestro d’arte in ceramica.
In questo periodo entra in contatto con il pittore Emilio Montagnani e lo scultore Plinio Tammaro. A metà degli anni Sessanta esordisce con la prima mostra alla Galleria “Nuova Aminta” di Siena. Nel 1967 frequenta la Facoltà di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, sotto la guida di Ugo Capocchini. In questi anni l’artista partecipa a vari concorsi indetti in Toscana vincendo anche considerevoli premi. Nel 1970 fonda, insieme ad altri compagni, la rassegna d’arte contemporanea “Vico Arte”: tra gli altri espongono grandi artisti come Guttuso, Treccani, Maccari, Murer e Zancanaro. Negli anni Ottanta iniziano le esposizioni all’estero: a Rabat, in Marocco (1981), a Auverse sur Oise (1983), a Parigi (dal 1984 al 1988), a Reims (1986), in Svizzera (1987 e 1988), a Ginevra (dal 1988al 1993), fino alle personali in Canada e in Giappone del 1985. Nel 1992, dopo varie mostre in tutta l’Italia, l’artista espone a San Francisco all’Istituto Italiano di Cultura. Impressionato dal Grand Canyon e dai paesaggi selvaggi americani comincia a dipingere opere ispirate a questi luoghi.
Orari apertura mostra:
APRILE, MAGGIO: lunedì e martedì, 10-13 giovedì 16-19, venerdì, sabato e domenica 10-13, 16-19.
GIUGNO: lunedì e martedì 10-13, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10-13, 16-19.
LUGLIO: lunedì, martedì e giovedì 10-13, mercoledì 16-22, venerdì, sabato e domenica 10-13, 16-22.
Dove: Palazzo Malaspina Via del Giglio, 31 Loc. San Donato in Poggio Barberino Tavarnelle (FI)
Info: Palazzo Malaspina - tel. 055 8072338 www.barberinotavarnelle.it - cultura@barberinotavarnelle.it
Pagina Fb e Instagram Palazzo Malaspina e Comune di Barberino Tavarnelle.
Ufficio Stampa associato del Chianti Fiorentino