L'Amministrazione Comunale di Barberino Tavarnelle, ha ritenuto opportuno mettere in atto uno studio per dare il proprio contributo e indirizzare con azioni concrete l’impegno della cittadinanza e delle imprese del territorio verso il miglioramento ambientale e la mitigazione del cambiamento climatico.
A questo scopo, con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 29 marzo 2021, il Comune di Barberino Tavarnelle ha formalmente aderito al Patto dei Sindaci.
Attraverso la misurazione delle emissioni attive sul territorio, si identificano i settori e le attività più emissive per l’ambiente al fine di indirizzare la comunità verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico. Lo strumento attraverso il quale stabilire e raggiungere questi obiettivi è il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n°4 del 6 marzo 2023.
Il Piano individua fattori di debolezza, rischi, punti di forza ed opportunità del territorio in relazione alla promozione delle fonti rinnovabili di energia e dell’efficienza energetica, e permette all’amministrazione di individuare i successivi interventi per ridurre le emissioni di CO2.
In particolare il Piano delinea una serie di azioni chiave per raggiungere l’obiettivo dell’Unione Europea di riduzione del 40% dei gas a effetto serra entro il 2030 rispetto al 2019, individuato come anno base. Il PAESC contiene l’inventario delle emissioni di base - Baseline Emission Inventory (BEI/IBE) dove sono state calcolate le emissioni del 2019 da confrontare con l'anno 2030. Inoltre, il Piano evidenzia criticità e opportunità e su questa base sono state individuate le 25 azioni per raggiungere gli obiettivi previsti dal Patto dei Sindaci.
Le azioni del PAESC si articolano in:
- Strategia di mitigazione: 19 azioni che hanno lo scopo di mitigare l’impatto generato del Comune nel suo complesso sulle matrici ambientali ed in particolar modo sul cambiamento climatico;
- Strategia di adattamento: 6 azioni che hanno lo scopo di fornire al Comune e alla comunità degli strumenti necessari ad adattarsi ai cambiamenti in atto.
Il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) è un’iniziativa della Commissione Europea lanciata nel 2008 per riunire in una rete permanente le città che intendono avviare un insieme coordinato di iniziative per la lotta ai cambiamenti climatici.
Gli obiettivi ed il campo di azione dell’iniziativa si sono progressivamente estesi nel corso del tempo. Nel 2015, attraverso la fusione con l’iniziativa gemella Mayors Adapt, ha avuto avvio il nuovo Patto dei Sindaci per il clima e l’energia e agli obiettivi di mitigazione si sono aggiunti quelli nell’ambito dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Nel 2015 è stato lanciato il Patto globale dei Sindaci per il clima e l'energia, dando vita al più grande movimento di enti locali impegnati sul cambiamento climatico.
I Piani di Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC)
I firmatari devono approvare, entro due anni dalla deliberazione di adesione del Consiglio Comunale, un Piano d’Azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC), contenente l’insieme coordinato di azioni che intendono porre in atto.
La progettazione delle azioni deve essere basata, per la parte di mitigazione, su un inventario base delle emissioni che permetta di calcolare le emissioni del territorio comunale nell’anno di riferimento (baseline) e per la parte adattamento su una valutazione dei rischi e delle vulnerabilità indotti dal cambiamento climatico.
In entrambi i casi devono essere presi in esame dei “settori chiave” considerati strategici per l’elaborazione delle azioni: nel caso della mitigazione si tratta dei settori residenziali, terziario, municipale e trasporti, nel caso dell’adattamento i settori edifici, trasporti, energia, acqua, rifiuti, gestione del territorio, ambiente e biodiversità, agricoltura e silvicoltura, salute, protezione civile ed emergenza, turismo.
Per soddisfare i requisiti minimi di ammissibilità del PAESC l’inventario deve coprire almeno tre dei quattro settori chiave e le azioni di mitigazione devono coprire almeno due settori.
Gli altri requisiti minimi sono legati all’approvazione del Piano da parte del Consiglio Comunale e all’assunzione formale degli impegni sia per l’adattamento che per la mitigazione.
Il Piano deve essere redatto con la partecipazione delle società civile e deve essere corredato da strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati.
La relazione di attuazione deve essere presentata due anni dopo l'approvazione del PAESC. Ogni quattro anni la relazione deve contenere anche un inventario di monitoraggio delle emissioni.
Il Segretariato del Patto mette a disposizione dei firmatari una serie di risorse per sostenere i firmatari del Patto nello sviluppo dei loro Piani d'azione per l'energia sostenibile e il clima.
In allegato:
- Deliberazione Consiglio Comunale n°4 del 6 marzo 2023
- Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC)