Cos'è
Pietro Spica
Arte Amore Anarchia
Sabato 12 agosto - domenica 1 ottobre 2023
Palazzo Malaspina
Via del Giglio 31
San Donato in Poggio
Inaugurazione
Sabato 12 agosto 2023 ore 18.00
Orari di apertura
Luglio e Agosto
Lunedì, martedì e giovedì: 10:00/13:00
Mercoledì: 16:00/22:00
Venerdì, sabato e domenica: 10:00/13:00, 16:00/22:00
Settembre
Lunedì e martedì: 10:00/13:00
Giovedì, venerdì, sabato e domenica: 10:00/13:00, 16:00/19:00
Aperture straordinarie
Martedì 15 agosto 2023: 10:00/13:00
Ingresso gratuito
Per informazioni sull’artista
www.pietrospica.com
E-mail: pietrospicastudio@gmail.com
WhatsApp: 353 3774102
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Palazzo Malaspina
Via del Giglio, 31 - Loc. San Donato in Poggio
Barberino Tavarnelle (FI)
Tel. 055 8072338
Info
Comune di Barberino Tavarnelle
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Tel. 055 8052337
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Palazzo Malaspina Esposizioni
Arte Amore Anarchia
I colori del Nepal, da libro delle favole, durante la festa della luna piena; le forme dell’arte precolombiana a Tikal che confondono animale e vegetale in un tumulto di fronde e di ali; i contadini di Haiti che si riparano dalla pioggia dentro due enormi foglie verdi
come baccelli di fagioli giganti; gli spigoli di Paul Klee misti alle curve di Mirò; il cortile della casa in Porta Ticinese tappezzato di acquarelli; il fumo di New York; nasi, baffi, barbe, occhi e orecchie, bocche anche chiuse che raccontano storie di eroi ed eroine;
i capelli dei Beatles, allora capelloni, sulla copertina disegnata da Klaus Voorman del disco Revolver; una damigella d’Avignone che fa colazione sull’erba una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte; le conchiglie, la sabbia rosa di Minorca; le foglie rosse
del Massachusetts; la mimosa, l’alloro e gli ulivi di casa. Guardando questo o quel quadro con più attenzione, tutte queste cose, pian piano, spuntano...nascoste in piena vista nell'arte di Pietro Spica. Questa mostra racchiude, nella bellissima cornice toscana,
alcune tappe della straordinaria vita dell'artista – giramondo instancabile e sognatore ribelle – giustapponendole senza virgole o gerarchie, come le tre “A” che hanno guidato la sua avventura: arte amore anarchia.
Pietro Spica
Nasce a Dolo nel 1953 e si avvicina presto alla pittura grazie allo zio, l’artista Gianni Dova, tra i fondatori del movimento spazialista italiano. Milanese d’adozione, è l’incontro con Bruno Munari a permettergli di fare della sua passione una professione, cominciando
come illustratore di libri per bambini e insegnante di acquarello. Compie numerosi viaggi che influenzano profondamente la sua tecnica espressiva: prima a Parigi, dove l'arte e l'anarchia si saldano insieme per sempre, poi in Oriente, da cui assorbe i primi colori, e nelle Americhe, dove trova nuove forme.
Gli ultimi anni li passa in Liguria a dipingere sotto il gazebo, tra gli ulivi e la mimosa, dove l’utopia è realizzata.
Manca (e ci manca) dal settembre 2021, cinquant’anni esatti dopo Leda Rafanelli, una delle anarchiche ritratte, in bianco e nero,
nel libro Storie d’anarchia per 50 ritratti, che non fa in tempo a vedere pubblicato. Tra loro, Pietro Spica è il cinquantunesimo.
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