Atti vandalici sul guardiano dei libri della Città delle bambine e dei bambini di Vico d’Elsa
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9 Ottobre 2024
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Un atto vandalico in piena regola compiuto nei giardini pubblici di Vico d’Elsa dove alcune ore fa, presumibilmente intorno alle ore 23, è stato preso d’assalto uno dei tre guardiani dei libri per i più piccoli, parte del progetto “La città delle bambine e dei bambini”, promosso e coordinato dal comune.
Questa mattina la frazione di Vico d’elsa si è svegliata con uno scenario davvero spiacevole. E’ stato divelto e frantumato in più pezzi il robot di legno che rientra nel percorso ludico, educativo e culturale che si ispira al metodo del Learning Service, realizzato nel 2021 dai docenti e dal personale Ata della scuola materna della frazione, dell’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani di Barberino Tavarnelle, con il coinvolgimento della comunità.
L’atto vandalico sulla libreria ha interessato anche i volumi riposti all’interno, messi a disposizione come testi liberi in linea con la filosofia del bookcrossing.
I libri sono stati strappati e bruciati nella stessa area dei giardini pubblici. L’episodio ha fatto scattare la denuncia del Sindaco David Baroncelli.
“Il gesto di cui si sono resi protagonisti alcuni ignoti è inaccettabile - annuncia il primo cittadino - la struttura in legno è stata letteralmente vandalizzata, con essa sono stati presi di mira i libri custoditi all'interno, dati alle fiamme nottetempo, è una vergogna che attesta un comportamento ignobile". "Ragazzi o adulti che siano - aggiunge il sindaco - la sconsideratezza dei vandali è un atto di cui fa le spese l'intera collettività e va contrastato con fermezza. Esso incide sul piano economico in quanto richiede una spesa all'amministrazione comunale per il ripristino dell’arredo e sotto il profilo dell’opportunità culturale ed educativa sottratta ingiustamente ai più piccoli. Chiediamo ai cittadini di prestare la massima attenzione e segnalare tempestivamente all'amministrazione comunale o alle forze dell'ordine figure sospette o episodi che possano ricondursi ad atti illeciti”.
Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino.